Il Bollettino Islamico Notiziario Edizione 5

Avete appena visto un’interpretazione visiva della teoria del Big Bang sulla creazione dell’universo ampiamente accettata dagli scienziati di oggi. Le parole di cui sopra sono tratte dal Corano che è il libro sacro dell’Islam registrato oltre 1400 anni fa. Il Corano è il cuore e l’anima dell’Islam. I musulmani credono che sia la saggezza di Allah (Dio) rivelata per tutta l’umanità attraverso il Suo Profeta Muhammad (pbuh). Non avrebbe senso cercare informazioni scientifiche fattuali in un libro che offre una guida spirituale e sociale attraverso la rivelazione. Eppure, all’interno del Corano, molti versetti contengono descrizioni del mondo fisico che sono notevolmente “Mostreremo loro i Nostri segni sugli orizzonti più lontani e dentro di loro stessi finché non sarà loro chiaro che è la verità”. (Corano 41:53) “Poi Dio si voltò verso il cielo quando fumava.” (Corano 41:11) “I miscredenti non vedono che i cieli e la terra sono stati uniti e poi li abbiamo divisi.” (Corano 21:30) “La lode a Dio, signore dei mondi.” (Corano 1:2) simili a quelle della scienza moderna. Questi versi abbracciano un’ampia gamma di argomenti che vanno dal vasto funzionamento dell’universo agli affari minuziosi della vita sulla Terra. “E abbiamo creato ogni essere vivente fuori dall’acqua.” (Corano 21:30) È nel modo in cui il Corano si avvicina alla conoscenza che si differenzia così tanto dalla scienza moderna. L’approccio scientifico è quello di isolare e analizzare lo specifico, mentre la rivelazione coranica si riferisce sempre allo specifico in relazione e come parte dell’intero modello di creazione. Oggi la scienza può spiegare molte delle complesse interazioni che mantengono il ciclo della vita sul nostro pianeta. Si comprende bene come insetti, animali e vento trasportino i pollini dallo stame di una pianta agli ovuli di un’altra pianta. Questo processo di fecondazione delle piante dipende quasi sempre dall’esistenza di determinate caratteristiche sessuali: stami maschili e ovuli femminili. Oggi è noto, ma all’epoca della rivelazione coranica non si conoscevano informazioni così dettagliate. Nel Corano leggiamo: “. . . .e di tutti i frutti (Dio) messi (sulla terra) due di una coppia”. (Corano 13:3) “Dio è Colui che ha fatto scendere l’acqua dal cielo e ha dato origine a coppie di piante separate l’una dall’altra. (Corano 20:53) Il Corano descrive questo particolare aspetto per favorire la comprensione da parte dell’uomo dell’unità di tutte le cose e del suo posto nella creazione. Alla luce di questo approccio dovremmo forse aspettarci di scoprire che qualsiasi osservazione dettagliata fatta nel Corano dovrebbe essere in accordo con la scienza moderna. I Nostri Segni

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